Richard Gere

Richard Tiffany Gere (Filadelfia, 31 agosto 1949) è un attore e attivista statunitense.

Debutta come attore cinematografico negli anni settanta interpretando un ruolo secondario nel film In cerca di Mr. Goodbar e un ruolo da protagonista nel film I giorni del cielo. Successivamente Gere ottiene la fama internazionale nel 1980, grazie al ruolo da protagonista nel film American Gigolò, con il quale si consacrò come nuovo sex symbol degli anni ottanta. Ha recitato in diversi film di successo, tra cui Ufficiale e gentiluomoPretty WomanSchegge di pauraLa frode, e Chicago, grazie al quale ha vinto un Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e uno Screen Actors Guild Award come parte del miglior cast.

Nasce a Filadelfia, in Pennsylvania. I genitori sono di origine italiana e anglo-irlandese: il padre, Homer George Gere (1922), era un agente d’assicurazioni per la Nationwide Insurance Company e la madre, Doris Ann Tiffany (1924-2016), era una casalinga. Gere ha tre sorelle e un fratello. Il bisnonno paterno proveniva dal Veneto, probabilmente dalla provincia di Treviso. Alcune voci, non confermate, parlano della sua nascita nella zona di Oderzo con il cognome “Geri” poco prima dell’annessione del Veneto all’Italia e quindi come suddito austro-ungarico. Ancora bambino emigra con i genitori nel Rio Grande do Sul nel sud del Brasile. Qui, raggiunta la maggiore età e deluso dalle condizioni miserevoli degli immigrati veneti, raggiunge gli Stati Uniti sbarcando forse al porto di New Orleans. La reiterata tendenza alla storpiatura involontaria della pronuncia del cognome porterà il figlio (il nonno di Richard) a modificarlo legalmente come oggi appare. Sia lui e poi i suoi figli e nipoti però tesero sempre a dissimulare l’origine italiana per tema di essere associati ad una comunità che non godeva di stima sociale. La famiglia materna invece ascendeva forse sono ai primi coloni della nave Mayflower.

Nel 1967 Gere si diploma alla North Syracuse Central High School, dove eccelleva in ginnastica e in musica, suonando la tromba.

Animato da forte curiosità e da una volontà di ricerca si iscrive alla facoltà di filosofia dell’Università del Massachusetts, ma dopo poco tempo la abbandona per dedicarsi esclusivamente al teatro. Con il tempo la recitazione diventa un’attività a tempo pieno e Richard ha modo di sbarcare il lunario con piccole compagnie che, per quanto povere e malmesse, gli danno la preziosa opportunità di sperimentarsi al massimo e di imparare utili lezioni.

Gere inizia così la carriera di attore nel 1973, quando viene scritturato per la rappresentazione teatrale di Grease. Nel 1975 esordisce sul grande schermo con il film Rapporto al capo della polizia, mentre due anni dopo è magistrale nel delineare il ritratto di un giovane dissoluto in In cerca di Mr. Goodbar. Dopo i primi successi (I giorni del cielo, Una strada chiamata domaniYankees). Due anni dopo, durante una gita in auto insieme al fotografo Herb Ritts, viene immortalato durante il cambio di una gomma danneggiata. Le foto, adesso appartenenti alla Gift of Herb Fitts Foundation, verranno usate da Gere per farsi conoscere meglio nel mondo del cinema e lo faranno entrare nella classifica tra i sex symbol americani di quegli anni.

VALENCIA, SPAIN – SEPTEMBER 26: Richard Gere and his girlfriend Alejandra Silva attend a charity event of Rais Foundation and Valencia Major for homeless people on September 26, 2016 in Valencia, Spain. (Photo by Europa Press/Europa Press via Getty Images)

La popolarità internazionale, tuttavia, la raggiunge solo nel 1980, grazie all’ottimo American Gigolò, consacrandosi come il nuovo sex-symbol del cinema americano degli anni ottanta.

L’anno successivo, conquista definitivamente i cuori del pubblico femminile con il ruolo dell’affascinante Zack Mayo in Ufficiale e gentiluomo. Nei film successivi Gere continua a interpretare il personaggio che ormai lo star system gli aveva cucito addosso. Rubacuori, sempre inquieto e tormentato nelle parti affidategli come attore, non ha più convinto nelle pellicole successive, tutte poco fortunate al botteghino. La definitiva consacrazione arriva nel 1990 quando gira il romantico Pretty Woman, a fianco di Julia Roberts. Un anno dopo Akira Kurosawa lo sceglie per interpretare il cugino nippo-americano di Rapsodia in agosto, poi è stato il protagonista accanto a Jodie Foster di Sommersby (1993) e di Mr. Jones (1993) con Anne Bancroft.

I successi si sono susseguiti poi con Il primo cavaliere (1995), Schegge di paura (1996), L’angolo rosso – Colpevole fino a prova contraria (1998) e soprattutto con la commedia romantica Se scappi, ti sposo (1999), dove Gere tornerà a lavorare con il regista Garry Marshall. Solo un regista del calibro di Robert Altman potrà donargli una performance ispirata ne Il dottor T e le donne (2000). Tra i film di maggior successo sono da ricordare il pluripremiato musical Chicago (2002, di Rob Marshall, soggetto di Bob Fosse, con Renée Zellweger e Catherine Zeta Jones), grazie al quale vinse anche il premio Golden Globe come miglior attore in un film commedia o musicale nel 2003, e Shall We Dance (2004, con Susan Sarandon e Jennifer Lopez).

Nel 2008 è protagonista, al fianco di Diane Lane per la terza volta nella sua carriera, nel film romantico Come un uragano. Nel 2009 recita nei film Brooklyn’s Finest e Amelia, che racconta la vita e l’impresa di Amelia Earhart (interpretata da Hilary Swank). Nel 2011 torna a recitare nel film d’azione The Double con Topher Grace, mentre un anno più tardi è protagonista assoluto nel film La frode, che gli valse una nomination ai Golden Globe 2013 come miglior attore in un film drammatico.

Dal 2012 è cresciuto il suo interesse per il cinema indipendente, aderendo a diversi progetti, come nel ruolo di un senzatetto di New York ne Gli invisibili.

Nel 2015 è coprotagonista del film Ritorno al Marigold Hotel ambientato in India: narra la storia di Sonny e del suo sogno imprenditoriale di espandere il suo albergo. Inoltre è protagonista del film Franny accanto a Theo James e Dakota Fanning.

Cosa dice la gente

Il modo per cominciare è smettere di parlare e iniziare ad agire.

Walt Disney

Sono le nostre scelte, Harry, che mostrano ciò che realmente siamo, molto più delle nostre abilità.

J. K. Rowling

Non piangere perché è finita, sorridi perché è accaduto.

Dr. Seuss